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wikipaom2016:lez20

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Linea 1: Linea 1:
 +====== Link di forza/ Momenti risultanti distribuiti RBE2-RBE3 =====
 +==== Forze concentrate su elementi discretizzati ====
 +Trave: 
  
 +{{:wikipaom2016:trave.png|}}\\
 +{{:wikipaom2016:trave.pdf|sorgente ipe}}\\
 +
 +mi aspetto un "delta" finito perchè la forza F è spalmata su un'area finita, infittendo la mesh.
 +
 +Piastre alla Kirkhhoff:
 +
 +{{:wikipaom2016:quadrato1.png|}}\\
 +{{:wikipaom2016:quadrato1.pdf|sorgente ipe}}\\
 +
 +
 +Se applico carico F perpendicolare al piano ho spostamento "delta" finito perchè la singolarità è una tensione tagliante e non da deformazioni.
 +
 +{{:wikipaom2016:quadrato2.png|}}\\
 +{{:wikipaom2016:quadrato2.pdf|sorgente ipe}}\\
 +
 +Se F è entropiano non posso applicare carchi concentrati, "delta" non limitato ---> ho componenti di deformazione (comportamento membranale). Nella teoria dei continui elastici F è spalmato su un'area.
 +Allora posso applicare carichi concentrati solo su elementi trave!!
 +
 +Devo "inventare" metodi che consentano di risolvere strutture con carichi applicati senza introdurre singolarità. La zona di interesse dello stato di carico non è in prossimità di quest'ultima ma in prossimità del vincolo.
 +
 +{{:wikipaom2016:rettangolo1.png|}}\\
 +{{:wikipaom2016:rettangolo1.pdf|sorgente ipe}}\\
 +
 +Come nel disegno qui sopra, se la F non è applicata nel centro di taglio, avrei anche la presenza di momento torcente che genera "Tau", perciò non è conveniente.
 +Allora uso dei link cinematici per spalmare le forze concentrate: i più utilizzati sono gli RBE2 e gli RBE3.
 +Gli RBE sono link, ovvero delle connessioni tra nodi della struttura in esame a nodi particolari, che godono di particolari proprietà.Gli schemi RBE vengono utilizzati per affrontare lo studio di una struttura connessa ad un’altra senza dover completamente affrontare un’analisi FEM della seconda.
 +
 +==== RBE2 Nastran ====
 +Vincolo di moto di corpo rigido: prendo una sezione, prendo tutti i nodi appartenenti alla sezione, prendo un nodo di controllo esterno alla sezione a cui andrò ad applicare il carico. 
 +
 +{{:wikipaom2016:rettangolo2.png|}}\\
 +{{:wikipaom2016:rettangolo2.pdf|sorgente ipe}}\\
 +
 +Tutti i nodi devono muoversi con vincolo di corpo rigido rispetto al nodo di controllo. Tutti i nodi della sezione sono dipendendi tranne quello di controllo (di maniglia) che è indipendente. Però la sezione non può più ingobbarsi, infatti il problema è dovuto ad un irrigidimento locale della struttura. 
 +Se ho una struttura di questo tipo e voglio applicare due forze ho due possibilità: 
 +
 +Caso 1: la struttura può essere vista come l'unione di due corpi rigidi studiabili nel caso in esame.
 +
 +{{:wikipaom2016:trave1nondef.png| }}
 +{{ :wikipaom2016:trave1def.png|}}\\
 +{{:wikipaom2016:trave1nondef.pdf|sorgente ipe }}
 +{{ :wikipaom2016:trave1def.pdf|sorgente ipe}}\\
 +
 +La deformazione avviene come illustrato in figura a seguito dell'applicazione delle due forze concentrate.
 +
 +Caso 2: in questo caso la struttura è caricata da un'unica forza in mezzeria pari a 2F e si utilizza un solo corpo rigido che sintetizza l'intera struttura.
 +
 +{{:wikipaom2016:trave2nondef.png| }}
 +{{ :wikipaom2016:trave2def.png|}}\\
 +{{:wikipaom2016:trave2nondef.pdf|sorgente ipe }}
 +{{ :wikipaom2016:trave2def.pdf|sorgente ipe}}\\
 +
 +Nel caso deformato le facce devono restare parallele tra loro. 
 +In conclusione l'RBE2 non si utilizza in maniera estesa alla struttura ma viene applicato solo localmente a causa dell'irrigidimento della struttura (esempio banco prova telaio).
 +
 +==== RBE3 Nastran ====
 +{{:wikipaom2015:link_di_forze_rev05x.pdf|slide ing. Mantovani}}
 +
 +Gli RBE3 sono link di carico/coppia distribuita o link di rotazione/spostamenti medi. Non irrigidiscono la struttura e vengono utilizzati nei collegamenti punto-punto.
 +
 +{{ :wikipaom2015:nuvola_di_punti.png?200 |IMMAGINE NUVOLA DI PUNTI E SCHEMA FORZE AGENTI SUL NODO DI CONTROLLO}}
 +
 +"Pi" sono i nodi e ad ogni punto viene associao un proprio peso "qi" mentre il sistema di riferimento deve essere principale d'inerzia. I pesi sono legati alle aree nodali: i nodi su mesh più grezze hanno pesi maggiori rispetto a zone con mesh più fini.
 +
 +Si considera un nodo dipendete //C// di coordinate //x<sub>C</sub>//,//y<sub>C</sub>//, //y<sub>C</sub>// ,//z<sub>C</sub>// detto nodo di controllo ed una nuvola di //n// nodi indipendenti //P<sub>i</sub>// di coordinate //x<sub>i</sub>//,//y<sub>i</sub>//,//z<sub>i</sub>// e con peso relativo //q<sub>i</sub>//.
 +Si considera applicato al nodo //C// un sistema di azioni esterne nella forma delle tre componenti di forza //U<sub>C</sub>//,//V<sub>C</sub>////W<sub>C</sub>// e nelle tre componenti di momento //Ω<sub>C</sub>////Φ<sub>C</sub>////Ψ<sub>C</sub>//. Mentre //U//, //V//, //W//, sono le forze dei //P<sub>i</sub>// e //u//,//v//,//w//, sono le rispettive coordinate degli spostamenti. Prendo il nodo //C// e applico forze e/o coppie sui nodi tenendo in considerazione i rispettivi pesi (applico più carico in presenza di nodi elastici con peso maggiore).
 +
 +Si definisce un centro di massa G della nuvola di punti, le cui coordinate (riprendendo le formulazioni classiche della meccanica razionale)sono
 +
 +xG=ΣiqixiΣiqi,yG=ΣiqiyiΣiqi,zG=ΣiqiziΣiqi
 +
 +Si suppone inoltre che il sistema di riferimento Gxyz sia principale d'inerzia per la distribuzione di pesi.
 +Nel caso tale ipotesi non sia verificata occorre procedere come segue:
 +
 +- cambio di sistema di riferimento da terna xyz ad una terna ausiliaria "epsilon eta zetamaiuscolo"con orientazione principale d'inerzia per la specifica distrubuzione RBE3.
 +
 +- applicazione della procedura sotto descritta utilizzando posizioni nodali e componenti di forza/momento scomposte secondo la terna ausiliaria "epsilon eta zetamaiuscolo" in luogo della predefinita xyz.
 +
 +- trasformazione inversa delle quantità risultanti da terna ausiliaria "epsilon eta zetamaiuscolo" a terna originale xyz.
 +
 +Si definisce quindi una prima relazione di dipendenza cinematica, per cui le rototraslazioni
 +
 +δ_C=[uCvCwCθCϕCψC]T
 +
 +di C sui tre assi x, y,z sono definite in funzione delle rototraslazioni
 +
 +δ_G=[uGvGwGθGϕGψG]T
 +
 +del centro di massa G secondo il vincolo di rototraslazione rigida
 +
 +$$
 +\begin{bmatrix}
 +u_{C}\\ 
 +v_{C}\\ 
 +w_{C}\\ 
 +\theta_{C}\\ 
 +\phi_{C}\\ 
 +\psi_{C}
 +\end{bmatrix}
 +=
 +\begin{bmatrix}
 +1 & 0  & 0 & 0 & +(z_{C}-z{G}) & -(y_{C}-y{G}) \\ 
 +0 & 1  & 0 & -(z_{C}-z{G}) & 0 & +(x_{C}-x{G}) \\ 
 +0 & 0  & 1 & +(y_{C}-y{G}) & -(x_{C}-x{G}) & 0 \\ 
 +0 & 0  & 0 & 1 & 0 & 0 \\ 
 +0 & 0  & 0 & 0 & 1 & 0 \\ 
 +0 & 0  & 0 & 0 & 0 & 1
 +\end{bmatrix}
 +\begin{bmatrix}
 +u_{G}\\ 
 +v_{G}\\ 
 +w_{G}\\ 
 +\theta_{G}\\ 
 +\phi_{G}\\ 
 +\psi_{G}
 +\end{bmatrix}
 +$$
 +
 +La matrice sopra riportata prende il nome di "Lcg" e sotto l'ipotesi di piccole rotazioni ha una dipendenza lineare.
 +
 +In questo modo si arriva ad una relazione "triangolare" dove la relazione tra il punto di controllo e i nodi indipendenti Pi è mediata dal baricentro che funge da tramite.
 +
 +Nello schema seguente si illustra la distribuzione dei momenti rispetto al sistema cartesiano e approciando i momenti nella forma "forza per braccio" più congeniale alla trattazione.
 +
 +{{ :wikipaom2015:relazione_forze_baricentro_c.png?300 |}}
 +
 +Per quanto riguarda le relazioni relative:
 +
 +
 +{{:wikipaom2015:momenti_x.png?200 |}}{{:wikipaom2015:momenti_y.png?200 |}}{{:wikipaom2015:momenti_z.png?200|}}
 +
 +
 +
 +All'imposizione di tali relazioni cinematiche è associata una riduzione a nuovo punto di applicazione G delle azioni agenti su C, con l'introduzione di opportuni momenti di trasporto (vedi Teorema di Huygens) come da
 +
 +F_G=[L__CG]TF_C, F_G=[UGVGWGΘGΦGΨG]T
 +
 +Si definisce quindi una seconda relazione di dipendenza per cui da una parte lo spostamento del nodo G risulti la media pesata degli spostamenti ai nodi Pi, ovvero
 +uG=ΣiqiuiΣiqi,vG=ΣiqiviΣiqi,wG=ΣiqiwiΣiqi,
 +
 +e dall'altra le forze applicate in C e ridotte a G si distribuiscano ai nodi Pi secondo i pesi dati, ossia
 +Ui=UCqiΣiqi,Vi=VCqiΣiqi,Wi=WCqiΣiqi,
 +
 +Per quanto riguarda la distribuzione dei momenti ridotti a G sui nodi Pi, si preferisce operare in termini di una seconda quota di forze nodali Ui,V''_{i},W''_{i} piuttosto che in termini di una quota di momenti {\Theta}'_{i},{\Phi}'_{i},{\Psi}'_{i}.
 +Riferendosi alla figura precedente si considerano le componenti di momento \Theta_{G},\Phi_{G},\Psi_{G} singolarmente nella riduzione  a sistemi di forze equivalenti.
 +
 +{{:wikipaom2016:dispensa_progettazione_assistita.pdf|Dispensa prog. assistita aggiornata a data odierna}}
 +
 +
 +{{:wikipaom2016:doh.jpeg |}}**D'OH:** la trattazione cinematica che lega le rototraslazioni del baricentro agli spostamenti dei nodi P_i basata sul prodotto scalare pesato 
 +\langle \cdot , \cdot \rangle_q
 +come svolta alla lavagna a fine lezione //non risulta corretta// per le rotazioni come evidenziato da un vostro collega. Riferirsi alla dispensa sopracitata o alla [[wikipaom2015:lez22|pagina wiki]] dell'anno scorso, paragrafo  //"Approfondimento: analisi cinematica RBE3"//. Sorry.