Indice
WORK IN PROGRESS
Programma del corso
a consuntivo
Architetture di telai, nomenclatura e specifiche
Il telaio per l'autoveicolo.
- Evoluzione del telaio, cenni storici.
- Classificazione delle soluzioni costruttive.
- Aspetti favorevoli e sfavorevoli delle varie soluzioni costruttive.
- Specifiche e missioni del telaio
- Denominazione vani, allestimenti e componenti caratteristici space frame
- Rigidezza torsionale ed efficienza torsionale
I crash test:
- tipologie di crash test previste da normativa EuroNCAP
- soluzioni progettuali specifiche per missioni crash
Definizione target di rigidezza veicolo, seminario ing. Di Cecco
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Le materie plastiche nell'autoveicolo, seminario prof. Pilati
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Materiale didattico: Capitolo introduzione telai automobilistici,Capitolo Specifiche e Missioni del Telaio, appunti personali e wiki.
Richiami di teoria delle strutture trabeiformi
Caratteristiche di sollecitazione in strutture trabeiformi spaziali.
- Definizione delle caratteristiche di sollecitazione per equilibrio in strutture staticamente determinate.
- Curvatura di travi sollecitate a momento flettente non allineato ad assi principali d'inerzia
- Stati tensionali e deformativi in solidi elastici, cenni;
- Stati tensionali indotti dalle caratteristiche di sollecitazione:
- Momenti flettenti
- Sforzo normale
- Taglio in sezioni piene e in parete sottile aperta: formula di Jourawsky;
- Taglio in sezioni a parete sottile chiusa generica: risoluzione energetica dell'indeterminazione per solo equilibrio del concio;
- Torsione in sezioni circolari piene e cave;
- Torsione in sezioni a parete sottile aperte e chiuse;
- Azione di taglio su trave composta sottoposta a flessione a tre punti (qui);
- Energia interna sul tratto di trave sollecitato;
- Teorema di Castigliano;
- Risposta di strutture simmetriche a comportamento lineare a sistemi di sollecitazione simmetrici e antisimmetrici; vincoli di simmetria e antisimmetria in strutture trabeiformi.
- Torsione in travi a warping ristretto, effetto Vlasov (discussione risultati esercitazione FEM)
- Esempio svolto: caratteristiche di sollecitazione nel telaietto rettangolare vincolato e caricato come da prova di rigidezza torsionale.
Utilizzo del manipolatore algebrico
per la soluzione di semplici strutture
Manipolatore algebrico Maxima
- struttura listato maxima
- assegnazione espressioni con
:
- valutazione implicita, comando
ev
e,
; opzioni di valutazione - istruzioni
fullratsimp
eexpand
- soluzione di sistemi di equazioni lineari con
linsolve
, assegnazione risultati; istruzionesolve
per sistemi ed equazioni nonlineari, gestione delle molteplici soluzioni - istruzioni
num
,denom
- utilizzo liste; istruzioni
[]
,makelist
,append
- istruzioni
diff
eintegrate
- istruzioni
assume
eforget
- assegnazione di funzioni: istruzioni
define
e:=
- istruzione
ratsubst
- istruzioni
trigsimp
,trigexpand
,demoivre
,realpart
,imagpart
controllo del flusso di programma[non svolto]:blocchi di istruzioni( , , , )
istruzione condizionaleif
then
elseif
else
, test logiciciclofor
e varianti
- istruzione
taylor
- funzioni per visualizzazione grafici, istruzione
wxplot2d
, opzionilegend
,discrete
- integrazione numerica con
quad_qag
- istruzioni
matrix
,determinant
,genmatrix
,coefmatrix
,augcoefmatrix
, operazioni con matrici e sottomatrici
Esempi svolti:
- rigidezza torsionale di un telaietto rettangolare a sezione circolare cava uniforme;
- rigidezza della maglia triangolare: influenza della condizione di vincolo interno (incastro-cerniera) ai punti di giunzione sulla rigidezza della struttura;
Materiale didattico: appunti personali, wiki
Materiale didattico complementare: Reference manual Maxima, per i singoli comandi sezione index. Per una descrizione a basso livello della logica del maxima, Minimal Maxima di R. Dodier. Pagine wiki del corso di progettazione assistita qui,qui, qui o qui.
Metodo degli elementi finiti per applicazioni strutturali
- Elementi finiti triangolari 3 nodi in stati piani a spostamento lineare / deformazione uniforme:
- campo degli spostamenti e funzioni di forma
- derivazione dello stato deformativo
- derivazione dello stato tensionale
- matrice di rigidezza di elemento
- relazione tra matrice di rigidezza e reazione elastica dell'elemento agli spostamenti nodali
- Integrazione numerica su domini 1d e 2d per quadratura gaussiana
- procedura per ricavare pesi e coordinate dei punti di Gauss per quadratura ad 1 e 2 punti
- Elementi finiti isoparametrici 4 nodi in stati piani
- funzioni di forma
- mappatura tra coordinate locali e globali
- discussione della continuità degli spostamenti tra elementi contigui
- matrice jacobian*a* della trasformazione e suo determinante (jacobian*o*)
- forme interpolate per gli spostamenti
- derivazione dello stato deformativo
- derivazione dello stato tensionale
- definizione formale integrale della matrice di rigidezza di elemento
- procedura di integrazione gaussiana applicata al calcolo della matrice di rigidezza dell'elemento isoparametrico 4 nodi
- elementi sottointegrati e moti di hourglass (a clessidra)
- Procedure di assemblaggio e di vincolamento
- Riduzione dei carichi distribuiti di volume, superficie o lato a carichi concentrati nodali per equivalenza energetica
- interpretazione approssimata ad aree di influenza nodali
- Esempio di modellazione FEM complessa: sezione di trave a torsione
- vincolamento di antisimmetria
- imposizione di rotazione con libero warping mediante RBE2 parzializzato nei gdl resi dipendenti.
- identificazione moto di corpo rigido residuo e risoluzione della labilità per posizionamento
- Relazioni di dipendenza tra gradi di libertà (Multi Point Constaints):
- servo link o vincolo di dipendenza lineare
- link di corpo rigido RBE2
- link di carico distribuito RBE3
- differenze tra RBE2 e RBE3
- Dinamica dei sistemi discretizzati ad n gradi di libertà:
- Definizione della matrice massa per l'elemento finito
- Risposta di strutture discretizzate a sollecitazioni periodiche e in armoniche in particolare
- Estrazione modi e frequenze proprie
- Calcolo della risposta a sollecitazione periodiche mediante sovrapposizione modale
- caratterizzazione dello smorzamento in sistemi continui discretizzati
- caratterizzazione simmetrica e antisimmetrica dei modi propri di strutture simmetriche
- Lettura dei risultati di un'analisi modale e di un'analisi di risposta a sollecitazione armonica; analisi del comportamento della struttura in condizioni di risonanza con e senza smorzamento.
- Teoria delle piastre ed elementi shell
- gradi di libertà e funzioni di forma per l'elemento piastra
- punti di integrazione gaussiana e campionamento tensioni/deformazioni (layers)
- singolarità del grado di libertà di rotazione normale al piano di piastra (drilling)
- Utilizzo di laminati compositi in codici ad elementi finiti
- definizione della lamina come materiale omogeneo ortotropo; considerazioni sui moduli elastici fuori piano $E_{33}$,$\nu_{31}$,$\nu_{23}$, $G_{31}$,$G_{23}$ per una lamina unidirezionale
- definizione di un laminato come sequenza di lamine
- stratificazione dei punti di integrazione in elementi piastra in laminato composito
- definizione delle orientazioni di elemento
- Carichi concentrati nodali e problemi di singolarità tensionale, deformativa e di spostamenti; caso presentato di modellazione errata di cuscinetto volvente. Peculiarità di elementi trave e piastra riguardo alle singolarità indotte dai carichi concentrati (e lineici).
- Calcolo ad elementi finiti di meccanismi, seminario ing. Cocchi
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- Modellazione massa concentrata equivalente mediante singolo elemento isoparametrico esaedrico 8 nodi e vincolo cinematico RBE2
- Equilibratura mediante forze inerziali di modelli a libera traslazione caricati in forma non autoequilibrata: l'approccio inertia relief.
- Fenomeni di instabilità in strutture elastiche continue e discretizzate
- nonlinearità di grandi rotazioni
- percorsi di equilibrio, risposta lineare elastica, biforcazioni
- predizione del punto di crisi per la soluzione lineare elastica in strutture discretizzate agli elementi finiti: Linearized Pre Buckling Analysis (procedura presentata in 2 varianti)
- comportamento della struttura in prossimità di tale punto critico, casistica.
- effetto di una perturbazione geometrica della struttura in relazione al carico critico
- Esempio presentato della piramide sottoposta a carico in punta, variazioni progettuali a fronte di una predetta instabilità della struttura base.
- Una condizione necessaria affinché le predizioni ottenute mediante Linearized Pre-Buckling analysis risultino affidabili
Materiale didattico: Estratto capitolo FEM da Strozzi, Costruzione di Macchine, Estratto capitolo FEM da Boresi Schmidt, Advanced mechanics of Materials, 5th. ed , appunti personali, wiki
Introduzione ai materiali compositi
- classificazione
- materiali utilizzati per i rinforzi fibrosi in compositi a matrice polimerica
- tecnologie produttive per componenti in composito a fibra lunga
- hand layup con fibra secca o preimpregnata + autoclave
- filament winding
- Resin Transfer Molding
- hand layup con fibra preimpregnata + stampi (press preg)
- braiding
- micromeccanica della lamina e regola delle miscele per compositi a fibra lunga
- densità, modulo elastico in direzione fibra e coeff. di Poisson
- modulo elastico trasversale, modulo di taglio
- carico critico in direzione fibra e in direzione traversa
variazione delle proprietà di rigidezza direzionale $E_{\theta\theta}=\frac{\sigma_\theta}{\epsilon_\theta}$ al variare dell'angolo \theta tra la direzione di caricamento e la direzione delle fibre in laminati compositi unidirezionali
- Criteri di rottura per laminati compositi a fibra lunga
- Criterio delle massime componenti di tensione
- Criterio della Massima Energia di Distorsione (Tsai-Hill)
- Laminati simmetrici, bilanciati, quasi isotropi: definizioni
- Materiali compositi in Formula 1 (seminario ing. Torricelli)
- …
- …
Materiale didattico: Presentazione "Introduzione ai materiali compositi" di Baldini/Dolcini, appunti personali, wiki
Approfondimenti
Teoria delle piastre sottili
- Ipotesi cinematiche secondo Kirchhoff
- spostamenti e rotazioni
- derivazione stato deformativo
- quotaparte membranale e flesso-torsionale di deformazione; curvature flessionali e torsionali
- ipotesi di tensione piana da cui stato tensionale
- integrazione dello stato tensionale lungo lo spessore, caratteristiche di sollecitazione
- matrice di legame elastico tra quotaparti membranali e flessionali di deformazione e sollecitazione
- proprietà di tale legame elastico in piastre omogenee isotrope con piano di riferimento coincidente con piano medio
- estensione a laminati non omogenei
- Ipotesi cinematiche secondo Ressner-Mindlin
Ottimizzazione strutturale: seminario ing. Spinello
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Condizioni di simmetria e antisimmetria della sollecitazione in strutture costruttivamente simmetriche.
Gestione dei moti di corpo rigido residui in una struttura nel caso i carichi non attivino la labilità; vincoli di posizionamento.